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Mula Baldanzosa è una delle tante metafore che Monsignor Speranza, Vescovo di Bergamo, utilizzava a supporto dei suoi consigli a Filomena Medolago Albani di cui era direttore spirituale. Sposata e rimasta vedova dopo soli quattro mesi, all'età di 19 anni, Filomena si trova disorientata in un paese che non conosce, a fare da madre al nipotino rimasto orfano. All'età di 46 anni, oramai nonna, entra dalle Figlie del Sacro Cuore. In breve tempo ne diventa Maestra delle Novizie, poi Superiora a Roma, Provinciale e dal 1894 Assistente Generale praticamente a vita e indicata abitualmente nell'ambito dell'Istituto semplicemente come la Madre per antonomasia. Ne emerge un rapporto spirituale molto incisivo: La forma è fondamentalmente discorsiva, ma l'intento è anche, e soprattutto, quello di rendere disponibile una documentazione, a tratti commovente, totalmente inedita.